La morte misteriosa di un libraio a Londra by Bernard J. Farmer

autore:Bernard J. Farmer [Farmer, Bernard J.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Crime, Mystery & Detective, General, Police Procedural, Traditional
ISBN: 9788855059893
Google: mUjHEAAAQBAJ
editore: Vallardi
pubblicato: 2023-06-29T22:00:00+00:00

15

Tempo scaduto

Il giorno in cui Wigan terminò l’incarico di supporto all’ispettore Saggs e rientrò ufficialmente in servizio al commissariato di Sun, la corte d’appello respinse l’istanza di Fred Hampton. Adesso l’unica speranza per evitare l’esecuzione era un intervento diretto del segretario dell’Interno. L’avvocato Harland, che nel frattempo si era affezionato al suo assistito, fece tutto il possibile per mettersi in contatto con il ministro e sottoporgli il caso, a suo avviso un clamoroso esempio di errore giudiziario. Tuttavia, non ritenne opportuno presentare una petizione. Fred era terrorizzato.

«Non vuole impegnarsi fino in fondo», lo accusò.

«Certo che sì, ma per una petizione servono prove inconfutabili della sua innocenza, e purtroppo non ne abbiamo.»

«Non riesco più a pensare. Anche quel poliziotto si è dimenticato di me», pianse il condannato.

Nel suo giorno libero Wigan riuscì a ottenere un altro permesso di visita. Al suo arrivo trovò i secondini intenti a giocare a dama con Hampton: facevano del loro meglio per distrarlo e placare le sue paure.

«Prima della fine possiamo dargli qualcosa da bere», confidò uno di loro a Wigan. «Ma è davvero un compito ingrato.»

«Sono spacciato! Spacciato!», gridò Fred quando vide il sergente.

A Wigan venne un groppo in gola. Quando riuscì a scacciarlo, disse: «Devo farle qualche altra domanda. Purtroppo non ci sono stati grandi progressi. Nessuno ha visto i Ferrow a Sun il giorno dell’omicidio, né a quanto pare altre persone del vostro ambiente. Le viene in mente qualcun altro che avrebbe potuto uccidere Mike?».

«E lo chiede a me? Non sono mica io il poliziotto! A quanto ne so è stato il diavolo in persona!»

«In che senso?»

«Mike stava provando a evocarlo. Ha presente, no? ‘Resurge, Satanas, et omnes diaboli’ e cose del genere. Solo un’entità maligna avrebbe potuto ucciderlo senza lasciare impronte.»

Il sergente scosse la testa. «È assurdo.»

«Tutto il caso lo è. Volevo solo comprare uno dei suoi libri, non avrei mai pensato di ritrovarmi in un guaio simile.»

«Continuerò a indagare», provò a rincuorarlo Wigan.

«Sarà meglio che si sbrighi», rispose Fred, pallido in volto sotto la barba spelacchiata.

Il sergente provò a cambiare argomento. «Ho sentito che la sua famiglia sta bene», disse. «Ora abitano in campagna. Harland porta le sue figlie in città tutti i giorni. È un vero amico.»

La notizia calmò Fred all’istante: sembrava essere la sua unica fonte di sollievo al mondo.

«Mi ha detto che Winnie fa progressi», rispose. «La viola va benissimo.»

«Chissà, magari un giorno finirà nell’orchestra della BBC. Senta, sa dirmi qualcosa a proposito di Dithan Dand?»

«Quel bastardo ricco sfondato! È un amico di Ruth Brent. Ma lui cosa c’entra? A quanto ne so, vive negli Stati Uniti.»

«Avrebbe potuto prendere un aereo.»

«Sì, ma a che pro? Ruth gli compra tutto ciò che vuole, come la prima edizione di Keats. Perché uccidere quando hai così tanti soldi?»

«Ci ho pensato anch’io, ma forse Mike si è rifiutato di vendergli qualcosa. Sapeva essere piuttosto testardo.»

«Può dirlo forte! Ma il libro sarebbe finito all’asta, Ruth avrebbe potuto comprarlo lì. Ne ha già vinta più di una.»

«Allora ci resta solo il diavolo.»

«Già, e il mio coltello.

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